martedì 26 gennaio 2010

mattina

ci siamo barricati col buio nelle nostre trincee e con le X abbiamo sparato colpi infiniti contro l'alba per salvare l'oscurità che avevamo portato con noi, ma il sole non è morto e noi ci siamo accecati e la notte è diventata un'altra volta cenere.
allora lasciandoci indietro aborti di sogni abbiamo seguito le nostre ombre fino a casa, o le nostre ombre ci hanno portati a casa al guinzaglio.

Mattina.

spegnimi

(with special thanks to giuseppe ungaretti)


lunedì 25 gennaio 2010

notturno

e poi tu hai gridato.
e quel grido veniva dalle viscere, dall’interno, dai polmoni.
veniva da lontano e dal profondo, dalle vene e dalle arterie, dalla pelle, dalle mucose, dalle terminazioni nervose, dai pensieri dolenti, dalle terminazioni dolenti
e quel suono mi è arrivato dentro dappertutto fino alla periferia e all’entroterra e mi ha portato la bruciatura chimica che avevi all’interno e i desideri infiniti.
e il lago artificiale è esploso, le papere sono esplose, sono esplosi i lacrimogeni*, siamo esplosi noi due, i vetri, la pioggia, il tempo, i lampioni
e in un’altra dimensione ti ho preso la mano e sotto la pioggia abbiamo circumnavigato di corsa la pozzanghera che qualcuno chiama lago, con i piedi che affondano nel fango, come soldati in missione nell’incertezza abbiamo raggiunto gli archi per ripararci. e con i piedi sospesi sulla superficie dell’acqua con le papere e la notte a galleggiare, abbiamo sentito le nostre voci fare l’eco insieme per tutta la notte.
invece siamo rimasti immobili lì, uno accanto all’altro, con in mezzo lo spazio siderale mentre dentro eravamo hiroshima e nagasaki e in quella pozzanghera artificiale che qualcuno chiama lago, con le papere e dopo la pioggia le stelle a galleggiare ogni cosa è annegata.

*stavolta è una citazione consapevole di una canzone delle luci ecc ecc
scusate

mercoledì 20 gennaio 2010

e alla mattina trovo i sogni diventati brina

lunedì 18 gennaio 2010

riciclaggio

ho guardato dentro e ho visto frattaglie di me dappertutto.
le ho date da mangiare ai gatti randagi
intorno ai cassonetti della raccolta indifferente
nelle isole ecologiche
ai gatti smarriti dell'isola che non c'è

domenica 17 gennaio 2010

sabato 9 gennaio 2010

sabato 2 gennaio 2010

occhiali


fare clic su essi

venerdì 1 gennaio 2010

esposizione agli agenti atmosferici

anche se a volte vorrei lasciarmi al vento,
lasciarci al vento,
e
quando cammino nel vento vorrei chiedere a tutti i passanti che camminano nel vento se anche a loro sembra di esistere un pò di più,
non voglio lasciarti al vento.