lunedì 30 novembre 2009

autopsia di un finire di settimana

ho archiviato il defunto fine settimana
insieme al suo sferragliare di metalli
di treni che rincorrono il tempo
del tempo che rincorre i treni, tipo la nebbia che mi ha seguito dappertutto
treni che rincorrono parallele che non si incontrano mai o si incontrano dopo tre mesi
treni in ritardo rispetto agli orologi biologici con troppe rotelle e vitarelle.
infine un poeta futurista mi ha tradito trafitto e trapassato con una nota acuta ripetuta a intervalli regolari fino a dissolvenza.

venerdì 27 novembre 2009

attraverso i cavi telepatici
ti ho inviato sussurri anonimi

spero non lo abbia già detto vasco brondi
o vasco rossi

venerdì 20 novembre 2009

nell'ora di fisica non stavo mai attenta

l’improvvisa caduta di oggetti all’interno di una casa è uno degli avvenimenti più affascinanti del cosmo. oggetti che fino a quel momento sembravano avere un equilibrio. e misteriosamente l’equilibrio finisce in un momento impossibile da prevedere, per delle ragioni invisibili. dei comuni mortali egocentrici mai potranno capire quale fenomeno esterno ha portato alla distruzione di un ecosistema che durava da giorni, settimane, anni luce.
e scorgi nei contenitori di shampoo con l’anima di petrolio degli atteggiamenti che ti portano a chiederti da quanto tempo stessero complottando a tua insaputa.
creature ingrate, vogliono forse fuggire, o morire.
su quella mensola è poggiato il perché delle estinzioni dei dinosauri, delle glaciazioni e dei disgeli emotivi, dei nuclei delle stelle che collassano e degli elettrocardiogrammi che diventano rette per le quali passa uno ed un solo piano, e della nostra eterna impreparazione.
quando verso l’alba, mentre tutti dormono, la torre delle lattine vuote progettata per arrivare a toccare il cielo intonacato male con le macchie di muffa e con i fili e le lampadine nudi, monumento incompiuto ai caduti di una serata combattuta inutilmente, tipo menhir per testimoniare contro il cielo e la terra la nostra esistenza, rovina al suolo, e le lattine rotolano giù per le scale -perché in cucina ci sono le scale-, se qualcuno si sveglia e si accorge dell’evento vive la rivelazione mistica della sua condanna a convivere con l’impossibilità di capire. ciò turba l’umano al punto da non poter rimuovere le testimonianze dell’evento, incarnate nelle lattine delle peggiori birre che intanto si sono fermate in un punto dei gradini e dello spazio e del tempo che contiene tutta la poesia, la filosofia, la religione e il sapere della storia dell’umanità. ora diverranno sindoni, reliquie verso le quali muoveranno pellegrinaggi e che verranno portate in processione.
e a volte quando succede questo, può anche succedere che ogni gesto fatto da quel momento in poi sembri diverso, come se la vita fosse stata riaccordata.
ma la vita si scorda in fretta.

giovedì 19 novembre 2009

mi era sembrato di vedere, mentre volava giù da un cavalcavia, l’istinto di sopravvivenza in disuso nelle società del benessere, obsoleto come i denti del giudizio e il verbo credere, e il conseguente aumento della percentuale dei suicidi.
ma forse era solo un piccione.

mercoledì 18 novembre 2009

martedì 17 novembre 2009

XXIV anni

parole come acne. dovresti tornare a lavarti la bocca con il topexan. il tuo alito che puzza di adolescenza. i tuoi struggimenti hanno il sapore di una sigaretta rubata alla mamma. hanno il sapore di croste delle orecchie trafitte per dimostrare che soffri ma che sai sopportare, infezioni di dolore e coraggio.
il tuo dramma ha il sapore acido dell'amore che si cerca nell'esofago la mattina prima di andare a scuola.
ma non ci interessano questi psicodrammi da primo pomeriggio in replica.
è tempo di tirare la catena.

hannibal

istruzioni: trattasi di sequenza di disegni quadrati che rappresentano delle azioni che si susseguono e formano una storiella. il tempo scorre dall'alto verso il basso contrariamente alla direzione cronologica tipica del blog in cui il passato si stratifica sul fondo.












lunedì 9 novembre 2009

mi è entrato il cielo nella bocca
non dovevo buttare la tuta pressurizzata

domenica 8 novembre 2009

mi è entrato il cielo nel naso

giovedì 5 novembre 2009

mi è entrato il cielo nell'occhio

mercoledì 4 novembre 2009




e poi da un pò di giorni ho un polmone incastrato nella maglietta

martedì 3 novembre 2009

oh Tannenbaum

natale anticipato per esigenze di mercato.
quest'anno ho già fatto l'albero, come decorazioni ci ho messo delle luci intermittenti e i cadaveri dei carcerati impiccati