il mattino dopo camminava con dentro al torace un vuoto di pressione, un buco nero, dell'antimateria, assenza.
sapeva che lei non c'era, non ci sarebbe stata e i pochi momenti in cui gli era sembrato che ci fosse erano inafferrabili e non ne rimaneva alcuna testimonianza.
sabato 29 maggio 2010
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Io il vuoto invece l'ho cercato a lungo.
RispondiEliminaNon l'ho trovato.
La invidio.
Eppure credevo di avere scavato.
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RispondiEliminaforse devi farti scavare da un altro seno' non vale!
RispondiEliminagrazie di leggermi...
Ogni tanto qualcuno lo fa. Però, lo ammetto, fa male e, sì, sono vigliacca: a un certo punto mi ricompongo, fingo urga, e mi riprendo il mio contenuto ruolo di osservatrice.
RispondiEliminaGrazie di farti leggere e magari malamente interpretare, grigiotopo.
(Un lido un po' indecodifabile, il tuo. Mi garba assai.)
no... sembra che fa male ma poi fa bene...
RispondiEliminaDipende da chi lo fa. Se sai che poi ti porterebbe da una parte dove non vuoi andare... forse un filo di prudenza...
RispondiEliminaNo?
Se invece di quella persona ti fidi...
Però non devi avere niente da perdere.
Io ho troppa roba da perdere. E ho paura di quello che potrei guadagnare...